Grazie agli incentivi previsti per la trasformazione digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese sono 100 i milioni di euro stanziati a favore delle realtà interessate ad adottare soluzioni tecnologiche innovative. Ecco nello specifico in cosa consistono gli aiuti statali per le PMI.
I criteri per accedere agli incentivi
È finalmente stato firmato il decreto attuativo che definisce i criteri di accesso, le condizioni e le modalità di concessione ed erogazione delle agevolazioni a sostegno della realizzazione di progetti di trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi nelle PMI.
L’intervento finanzia la realizzazione di progetti di innovazione e nuovi investimenti compresi fra 50 mila e 500 mila euro, che riguardano l’adozione di tecnologie abilitanti 4.0
- advanced manufacturing solutions
- addittive manufacturing
- realtà aumentata
- simulation
- integrazione orizzontale e vertical
- industrial internet
- cloud
- cybersecurity
- big data e analytics
e di tecnologie relative a soluzioni di filiera, alcuni esempi:
- ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni
- software
- piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica
- sistemi elettronici per lo scambio di dati
- geolocalizzazione
- intelligenza artificiale
Ma entriamo più nel dettaglio.
Quali sono le spese previste
L’agevolazione proposta copre il 50% delle spese, un 10% da fondo perduto e per il 40% da finanziamento agevolato. Ma vediamo più nello specifico quali sono le spese ammissibili relativamente ai progetti che prevedano attività di innovazione di processo o di organizzazione aziendale.
Nel decreto si parla di:
- spese del personale dipendente o in rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui vengono coinvolti nelle attività previste dal progetto (sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali);
- spese per strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione (nei modi e nei tempi in cui sono utilizzati per il progetto);
- spese per servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per la realizzazione del progetto (compresa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how);
- spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi.
Per quanto riguarda gli investimenti, invece, le spese riguardano:
- macchinari, impianti e attrezzature tecnologicamente avanzate, naturalmente purché siano coerenti con le finalità di trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dell’impresa;
- immobilizzazioni immateriali necessarie alle finalità del progetto agevolato;
- costi per servizi di consulenza specialistica strettamente funzionali alla realizzazione del progetto (nella misura massima del 10% dei costi complessivi ammissibili);
- costi sostenuti a titolo di canone per l’utilizzo di servizi di connettività a banda larga o ultra larga;
- costi per i servizi resi dal soggetto promotore capofila, nel caso i progetti vengano proposti congiuntamente da più imprese (per un massimo del 2% dei costi complessivi ammissibili).
I termini e le modalità di presentazione delle domande per poter accedere a tali incentivi saranno definiti in un provvedimento successivo.
Commenta