Un recente report condotto da DHL analizza il futuro dell’Internet of Things nella logistica. Vengono riassunte le prospettive in atto e i numeri che caratterizzano lo stato dell’arte del comparto, focalizzandosi sull’evoluzione delle diverse tecnologie wireless. Vediamo dunque quali potrebbero essere gli scenari futuri per il ‘next-generation’ wireless.
Le tecnologie wireless in ambito logistico
Le tecnologie di comunicazione tramite wireless erano sicuramente al centro dell’attenzione anche prima dell’attuale crisi legata al Covid-19. In particolare, già da tempo l’interesse precipuo era concentrato sulle reti dati mobili 5G che si stanno diffondendo in molti Paesi.
Il 5G promette vantaggi per un’ampia fascia di utilizzatori (aziende, operatori di sistemi di telecomunicazione e semplici cittadini): velocità più elevate, maggiore capacità e servizi su misura per una nuova generazione di dispositivi smart connessi. Ma il progresso in ambito logistico non passa solo attraverso il 5G, la gamma di tecnologie di comunicazione wireless è ampia: da quelle entrate ormai nella quotidianità come WiFi e Bluetooth, alle meno note reti a bassa potenza ad ampio raggio (LPWAN Low Power Wide Area Networks) e ai satelliti Low Earth Orbit (LEO). Soluzioni di ultima generazione, potenziate per uso industriale, grazie alle quali la rivoluzione delle comunicazioni potrà fare un ulteriore passo in avanti verso livelli di connessione fino ad ora solo fantasticati.
Le sfide per una logistica completamente connessa
Tornando al report DHL, su 800 interpellati il 60% ritiene che la visibilità della propria supply chain non sia attualmente adeguata. Tre risultano le principali sfide da affrontare: raggiungere una reale visibilità end-to-end, usufruire di un’unica piattaforma centralizzata per guidare le iniziative IoT e superare la frammentazione della raccolta dati da supply chain intrinsecamente eterogenee. Fa ben sperare il fatto che il 75% degli intervistati abbiano espresso l’intenzione di implementare già nel prossimo futuro almeno una tecnologia wireless ‘next-generation’ per raggiungere i propri scopi.
Il settore della logistica viene visto come fra quelli che maggiormente beneficeranno della rivoluzione digitale abilitata dall’IoT, ma anche uno dei fautori di questa stessa rivoluzione. Certo, alcuni comparti dell’industria logistica sono già smart e connessi (in tutto il mondo sono in uso circa 20 miliardi di dispositivi), ma in realtà siamo solo all’inizio: quello del ‘next-generation wireless’, grazie a tecnologie che si stanno rapidamente evolvendo diventando sempre più accessibili, darà il via al prossimo afflusso di IoT nella logistica.
Cosa diventerà possibile grazie all’IoT nella logistica
Abbiamo detto che la possibilità di connettere tutti e tutto sempre e ovunque è uno scenario tutt’altro che utopistico e che l’Internet of Things sta già lavorando in questa direzione. Ma in che modo tutto questo si potrà concretamente garantire al comparto logistico?
Innanzitutto grazie al fatto che ogni spedizione, così come ogni risorsa logistica, infrastruttura e struttura sarà connessa mediante reti ampiamente disponibili e sensori ad alta prestazionalità ed economici. Il che avrà come conseguenza un’automazione altamente efficiente, il miglioramento dei processi, una risoluzione degli incidenti più rapida e trasparente e, in ultima analisi, la migliore qualità del servizio sia per i clienti B2B che B2C. In secondo luogo, attraverso l’adozione su larga scala di soluzioni basate su comunicazioni wireless ultraveloci e affidabili che porterà il mondo a supply chain autonome, che si tratti di robot indoor come di veicoli logistici su strade pubbliche.
Infine, la possibilità di connettere un numero così elevato di oggetti aumenterà esponenzialmente il volume, la velocità e la varietà dei dati raccolti. Grazie al ‘next generation wireless’, i Big data saranno ancora più big.
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