Per la prima volta, il report GCI (Global Connectivity Index) 2020 ha delineato le 5 fasi della Digital Transformation nel settore ICT. La settima edizione del Report presentato da Huawei analizza e misura i dati della trasformazione digitale di 79 Paesi nel mondo (il 95% del PIL globale), fornendo un panorama completo dell’economia digitale mondiale.
Dal Rapporto emerge quanto la trasformazione digitale riesca ad aumentare la produttività nei vari settori e a supportare la ripresa economica aumentandone la competitività. Non solo: i Paesi che passano al digitale e a una connettività smart raggiungono il VAL (valore aggiunto lordo) più alto per lavoratore o per ora lavorata.
Paesi Starter, Adopter e Frontrunner
La ricerca distingue i vari Paesi in Starter, Adopter e Frontrunner (con punteggi medi in crescita) evidenziando come le nazioni Starter mostrino il tasso di crescita annuale più elevato riducendo il divario digitale con gli Adopter e i Frontrunner.
I Paesi Starter hanno raggiunto notevoli progressi nella copertura a banda larga (mobile +2,5 volte, abbonamenti 4G saliti dall’1% al 19%). Tutto questo si traduce in servizi digitali migliori e più completi, più chance per lo sviluppo economico, investimento nell’e-commerce quasi raddoppiato. Il PIL di alcuni Paesi Starter ha superato il 22% rispetto ad altri.
I Paesi Frontrunner e Adopter danno la priorità al mantenimento dei propri budget IT. Le Nazioni più digitalizzate sono in grado di contenere meglio la crisi pandemica. Sono più preparate ad avviare la ripresa e continuano a migliorare la produttività e la competitività.
Le 5 fasi della trasformazione digitale
Giunto alla sua settima edizione, il Rapporto GCI 2020 delinea 5 fasi chiave per la trasformazione digitale dei vari comparti economici. Ecco quali sono.
- Efficienza delle attività. In questa fase, si pone l’attenzione nel monitorare il completamento delle singole attività tramite la connettività ed una comunicazione più efficiente.
- Efficienza funzionale. L’ICT, grazie all’abilitazione di funzioni computerizzate o automatizzate, permette di gestire simultaneamente più attività condividendo i dati in maniera più efficiente.
- Efficienza del sistema. Nella terza fase, si pone particolare attenzione sulla digitalizzazione di funzioni centrali del sistema. Le organizzazioni richiederanno più connettività e servizi cloud.
- Efficienza e agilità organizzativa. In questa quarta fase chiave della Digital Transformation, vengono digitalizzati i processi aziendali. Allo stesso tempo, le applicazioni aziendali migrano nel cloud e tutti i sistemi vengono integrati. L’adozione di applicazioni basate su cloud, reti ad alta copertura, l’utilizzo di Intelligenza Artificiale (AI) e Internet of Things (IoT) permettono l’analisi dei dati e gli insight in tempo reale.
- Efficienza e resilienza dell’ecosistema. La quinta e ultima fase vede l’intero ecosistema digitalizzato, in grado di rispondere ai cambiamenti del mercato più rapidamente. Tecnologie come IoT, 5G e robotica consentono l’implementazione di nuovi modelli di business, sistemi di lavoro e prodotti nel corso del processo di digitalizzazione.
ICT: a che punto è l’Italia
Nel Report GCI 2020, su 79 Paesi analizzati l‘Italia rientra tra le economie Adopter. Si classifica al 26° posto, confermando la posizione del 2019.
Nel nostro Paese, l’IoT cresce di 12 punti (63 contro i 51 del 2019), cui seguono l’Intelligenza Artificiale (36 punti), il Cloud (39 punti) e la Banda Larga (in lieve calo, 78 contro gli 80 punti del 2019).
Crescono di 3 punti le potenzialità del mercato italiano rispetto al 2019 (60 contro 57), con particolare riguardo alla capacità dell‘ICT (Information and Communications Technology) di incidere sui modelli di business e alla costante crescita dell’IoT.
Le nuove tecnologie connesse assumono un ruolo sempre più determinante nell’economia italiana.
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