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L’evoluzione del Retail, acquisti ed esperienze

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Il negozio non è più l’unico né il principale spazio per gli acquisti. L’esponenziale crescita dell’e-commerce ha costretto il Retail a ripensarsi, evolvendo il concetto di Retail stesso e trasformando i negozi fisici in luoghi dove vivere esperienze e creare comunità

Si è creduto che il ventunesimo fosse il secolo dell’e-commerce, dello shopping quasi esclusivamente online, dei pacchi Amazon e dell’home delivery. Trend ampliamente accentuato dal lockdown. Eppure, forse proprio l’imposta quarantena, ha fatto ritornare tra gli acquirenti la voglia di compere vecchio stile, da farsi fisicamente in negozio. Desiderio forte soprattutto tra i più giovani.

Meglio i negozi reali o virtuali?

Una recente ricerca di A.T. Kearny ha infatti rivelato che l’81% dei ragazzi della Generazione Z preferisce i negozi reali a quelli virtuali.

E, a tal proposito, pare che i brand che si stanno distinguendo di più siano Nike, che dibatte di sostenibilità con i consumatori presso la House of Innovation di Parigi, store alimentato da energia prodotta da fonti rinnovabili e con uno spazio dedicato al riciclo delle sneaker usate.

Mentre Vans ha creato nel quartiere di Brooklyn a New York lo Skate Space 198, dove gli appassionati dalle tavole a rotelle possono allenarsi in libertà. E Carharrt ha inaugurato presso il suo flagship store di Detroit il Carharrt Workshop, dove i clienti hanno accesso a strumenti e attrezzature utili ai progetti fai da te. Nel settore del lusso spicca invece Repossi, che ha ridisegnato il suo negozio di Monte Carlo assieme a Flavin Judd, figlio dell’artista Donald Judd.

Il negozio fisico sempre più luogo di aggregazione ed esperienze

Esempi di successo, che hanno visto il negozio evolversi in un luogo di aggregazione ed esperienze, ma che nulla tolgono all’importanza dell’esperienza digitale. Testimonianza ne è il videogame lanciato da Balenciaga per il lancio dell’ultima collezione, piaciuto soprattutto agli esponenti della Generazione Z. Bottega Veneta, al contrario, riconosce la predominanza dei social scegliendo di uscirne fuori. Il brand di moda ha smesso di investire sui social media, optando per presentazioni super esclusive e in presenza, per cui gli acquirenti sono costretti a recarsi in negozio.

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