Sicurezza e continuità nel processo: questi gli obiettivi dell’industria nel breve periodo. Entrambi sono raggiungibili grazie alle nuove tecnologie: sensori smart e IIOT.
La grande accelerazione che ha visto protagonista l’industria negli ultimi anni si basa sull’uso della tecnologia all’interno dell’impianto produttivo. La motivazione trainante è la ricerca di risposte veloci, che ottimizzino i processi e garantiscano continuità e sicurezza. La sola raccolta dei dati non è più sufficiente.
L’osservazione e il lavoro dell’operatore può essere migliorato, arricchito e facilitato dall’implementazione di un sistema di sensori smart, o intelligenti, sui macchinari di produzione.
I vantaggi sono immediatamente valutabili, e per questo motivo spingono le aziende che iniziano questo percorso a innovare sempre di più.
Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie
L’utilizzo dei sensori smart è fondamentale per le aziende che puntano a un percorso incrementale finalizzato all’automazione della gestione degli impianti industriali.
Ovviamente i sensori smart possono rendere al meglio solo se l’impianto industriale viene gestito in stretta collaborazione con esperti in IIOT, che sappiano sfruttarne le potenzialità.
La tecnologia è la soluzione alla crisi attuale, quindi. Le industrie devono imparare a sfruttarne le potenzialità, velocizzando la transizione verso l’Industria 4.0.
Nel 2019 oltre la metà delle grandi aziende aveva già attivato un cambiamento verso l’applicazione IIOT alla produzione. Nello stesso periodo, le PMI italiane invece arrancavano ancora, con solo un 13% pronto al salto.
La crisi innescata dalla pandemia ha dato una forte spinta verso l’innovazione tecnologica, vista come unica soluzione possibile per non soccombere e per commettere nuovamente gli errori che hanno caratterizzato la crisi del 2020.
Cambiare l’immagine aziendale
L’evoluzione tecnologica non è solo efficienza produttiva.
A trarne beneficio è anche l’immagine aziendale, nei confronti primi tra tutti degli stakeholder, ma a seguire dell’intera Supply Chain e dei consumer. I campi di applicazione possono essere considerati trasversali e strettamente interconnessi tra di loro.
La chiave di tutto questo processo sono i sensori smart, capaci di raccogliere dati dove prima era impossibile pensare di parametrizzare.
Ogni elemento della catena aziendale deve essere monitorato e deve produrre dati informatici analizzabili. Non per sostituire in toto l’operatore umano, con la sua esperienza e con la sua capacità di osservazione, ma per migliorare l’interazione uomo macchina ampliandone le potenzialità.
I sensori smart e la sicurezza
Non basta però che i sensori smart siano posizionati all’interno delle varie fasi del processo industriale. Per questo chi si distingue nel campo offre un valore aggiunto sull’analisi dei dati e sul loro utilizzo. SICK, ad esempio, emerge nel mercato grazie alla stretta collaborazione con il mondo universitario. Inoltre lavora con interfacce universali e riesce a importare i propri sensori smart per acquisire dati in maniera mirata.
Uno dei dati più apprezzati tra quelli che è possibile ottenere dai sensori smart è il dato diagnostico. Questo permette, in fase di analisi, di essere predittivi con gli interventi di manutenzione e quindi di evitare improvvisi guasti o fermi macchina, a tutto vantaggio della business continuity e della sicurezza.
Anche gli spostamenti di merci e persone possono essere monitorati grazie all’uso dei sensori smart, per un maggior controllo sull’intero impianto produttivo.
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