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Implementazione dell’IoT: le sfide e come superarle

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Gli esperti affermano che l’IoT è il futuro e sempre più aziende utilizzano questa tecnologia, ma molte delle difficoltà associate alla sua implementazione permangono. Conoscere le sfide dell’adozione dell’IoT è il primo passo per affrontarle, preparandosi a superare i concorrenti rimasti privi delle necessarie informazioni

Google utilizza abitualmente  soluzioni IoT per le proprie finalità e attraverso le soluzioni IoT propone servizi; Lufthansa elabora i dati in tempo reale di aeromobili, aeroporti e sensori meteorologici per migliorare le prestazioni puntuali e migliorare l’esperienza del cliente.

Sono due grandi nomi che avallano la percezione che l’IoT è penetrato in tutte le sfere del business. Le aziende di diverse aree, oggi, investono nell’IoT persuase che questa tecnologia possa soddisfare le loro esigenze. Ciononostante, il processo di implementazione dell’IoT sembra ancora una scelta delicata e rischiosa e molti CMO, CEO e altri dirigenti di aziende esprimono preoccupazione al riguardo.

Stando al sondaggio della Telecommunications Industry Association (TIA), “le soluzioni Internet of Things hanno raggiunto una massa critica, diventando rapidamente una delle principali preoccupazioni per i decisori aziendali statunitensi”. Se da un lato le aziende dovrebbero essere consapevoli dei potenziali problemi, dall’altro è importante che ricevano una corretta informazione circa le sfide cui vanno incontro, e ancor più sulle modalità per superarle, evitando costi aggiuntivi e problemi di sicurezza.

Implementazione IoT: i rischi da tenere sott’occhio

Quando si pianificano innovazioni, bisogna saper valutare tutti i rischi potenziali, soprattutto in ambito tecnologico. Basta, ad esempio, che il processo di adozione sia affidato a operatori non qualificati per aprire una falla nei sistemi di un’impresa, con perdita di dati personali dei clienti e, di conseguenza, dei clienti stessi.

L’adozione dell’IoT è una tendenza che sta rapidamente guadagnando slancio. Se solo un numero limitato di imprese inizia a stanziare fondi ora per l’implementazione di soluzioni IoT, a breve la maggior parte delle imprese utilizzerà attivamente la tecnologia IoT. Saper affrontare le sfide farà la differenza rispetto a chi è rimasto indietro.

Nel dettaglio, quali sono i problemi?

Partiamo dalla complessità, che secondo Joe McKendrick, giornalista di Forbes, è “la sfida più grande. Stiamo parlando di Big Data ancora più grandi, che potrebbero essere travolgenti”. Con più dispositivi e sistemi connessi, i set di dati più grandi dovranno essere elaborati dalle aziende che utilizzano soluzioni IoT.

Dovendo gestire una grande quantità di dati, sarà difficile tenere tracciate le informazioni veramente preziose. “Le persone dovranno decidere quali dati sono davvero, davvero importanti e vale la pena spendere tempo e denaro per cercare di acquisire tutto”, consiglia Joe McKendrick.

Il problema dell’elaborazione di grandi quantità di dati può essere in parte risolto da servizi come ParStream, una soluzione speciale creata proprio per aiutare le aziende a gestire matrici di informazioni digitali ed estrarne i dati più rilevanti.

L’intera rete basata sulla tecnologia IoT funziona come un unico organismo vivente. Fare in modo che un’impresa elabori i dati ricevuti da tutti i dispositivi connessi alla rete non basta: è necessario anche che i dispositivi comunichino tra loro.

“Ma – obietta David Roe, esperto di tecnologia e giornalista, – i dispositivi IoT non sono ancora configurati per parlare una sola lingua. Finora non esiste uno standard di comunicazione universalmente accettato che consenta a tutti i dispositivi di comunicare”. Per questa criticità, esistono servizi pensati per fare in modo che più dispositivi interagiscano tra loro, come il software rilasciato da Open Connectivity Foundation e Allseen Alliance.

Molti esperti considerano l’introduzione dell’IoT pericolosa per quanto riguarda la sicurezza e alcune aziende non sono all’altezza di affrontare le minacce alla sicurezza e alla privacy dei dati. Secondo Duncan Jefferies, un giornalista tecnologico, “esistono paure legittime sulla sicurezza: in termini semplici, più dispositivi e sensori intelligenti si connettono a Internet, maggiore è il potenziale per gli hacker di trovare un modo per sistemi”.

Adozione dell’IoT: il ruolo degli integratori di sistema

Quando tutti i dati sono collegati tra loro, anche una piccola falla nella sicurezza è una seria minaccia per l’intera azienda. Innanzitutto, le informazioni possono finire nelle mani di un hacker; in secondo luogo, è improbabile che i clienti rimangano, a fronte dell’incapacità dell’azienda di tutelare i loro dati personali.

“A meno che le paure non vengano adeguatamente affrontate dai produttori di dispositivi e dai sostenitori dell’IoT, continueranno a limitarne lo sviluppo”, conclude Duncan Jefferies. Pertanto, quando si intraprende l’adozione dell’IoT, è senz’altro una buona idea assumere esperti di terze parti per lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni.

Secondo il sondaggio TIA, il 28% delle aziende considera gli integratori di sistemi la scelta più affidabile di partner IoT. Dunque, è possibile delegare questa materia rischiosa e stimolante ad aziende specializzate nell’implementazione di nuove tecnologie e che hanno una preziosa esperienza in questo settore.

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