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L’impatto del Covid sull’implementazione dell’IoT

Il ruolo primario dell’IoT nella trasformazione digitale è fuori discussione. A darne prova è un mercato vitale nonostante la pandemia scatenata dal Covid-19, oltre ai molti benefici che può garantire a consumatori e aziende, in termini economici, ambientali e di riduzione del rischio

Se si parla di implementazioni nell’IoT, la pandemia di Covid-19 nel 2021 ha spinto gli investimenti delle organizzazioni ancora più rispetto al 2020, anno della pandemia e dell’accelerazione sulla trasformazione digitale.

Per Cina e USA, in cui la cui crescita del PIL è stata meno colpita durante la pandemia tra i mercati esaminati, esistono più cospicue probabilità di investire ulteriormente nell’IoT a causa del Covid-19: vedi, a questo proposito, l’immagine qui sotto (fonte: IOTSignals 2021 di Microsoft e Hypotesis).

Impatto del Covid-19 sugli investimenti nell’IoT

Benefici in termini economici, ambientali, di innovazione e miglioramento delle attività, riduzione dei costi e dei rischi rispetto al passato: è ormai evidente che l’IoT porta vantaggi e benefici per consumatori, aziende, enti pubblici, territori e in ogni ambito nelle numerose e diverse applicazioni “smart”: Smart Factory e Smart Car, Smart Logistic, Smart City, e così via.

L’implementazione IoT, una priorità per chi guarda avanti

Su queste tecnologie si lavora già da tempo, ma ultimamente sono oggetto di una accelerazione tanto più frenetica quanto più urge abituarsi rapidamente a una “nuova normalità”. Da qui può arrivare la spinta decisiva per affrontare il post-emergenza Coronavirus. Quanti progettano di investire come in passato o in misura più significativa nell’IoT a causa del Covid-19 stanno già vedendo più vantaggi.

Molti investitori, indipendentemente dal settore di appartenenza, metteranno tra le priorità l’adozione di soluzioni IoT per incrementare l’efficienza, la qualità, la sicurezza, l’ottimizzazione delle risorse nonché il risparmio energetico. Molte di queste organizzazioni utilizzano l’IoT per casi d’uso come l’abilitazione alla vendita e la sostenibilità e quasi per la metà il vantaggio si esprime nella crescita delle entrate. Non manca chi incorpora più tecnologia come componente principale o secondario dell’IoT, con l’81% che utilizza l’Edge Computing e l’82% che utilizza i Digital Twins.

Restare concorrenziali nonostante il Covid e grazie all’IoT

Nello scenario incerto della pandemia, l’implementazione dell’IoT si è qualificata come ottimo strumento per restare concorrenziali. Nel settore auto, tutti sono “saliti sul carro della flotta per la consegna e hanno abbracciato la logistica del last mile”, ha detto un operatore. Nel linguaggio della logistica e dei trasporti, il concetto di “last mile” si riferisce alla consegna effettiva dell’oggetto al cliente, che può avvenire presso il domicilio, il negozio o con la modalità del click & collect.

Un tempo, si trattava soltanto di auto a noleggio, ma ora tutte le compagnie di autonoleggio sono in fin di vita, così come Uber e Lyft: quest’ultimo, in particolare, avrebbe dovuto consegnare esclusivamente persone, mentre attualmente consegna pacchi. Hanno dovuto mettere in atto un cambiamento aziendale radicale. Il Covid-19 ha portato l’attenzione sulla logistica dell’ultimo miglio, sulla gestione dei conducenti, sulla spedizione e sul comportamento dei conducenti per rimanere competitivi – ma la questione principale e indemandabile consiste ora nella valutazione della gestione di tutte le attività operative e amministrative relative alla flotta aziendale.

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