L’adozione della Realtà Aumentata apre nuove possibilità per il Retail. In particolar modo, in merito al coinvolgimento della clientela e la realizzazione di una esperienza d’acquisto memorabile.
Negli Stati Uniti, dove la realtà aumentata è già più diffusa che da noi, i dati raccolti sull’aumento delle vendite sono molto incoraggianti.
Le prime stime parlano di una conversione superiore del 90% on-line per chi sfrutta la Realtà Aumentata rispetto a chi ancora non l’ha adottata. Anche i dati dell’off-line sono positivi: 15% di traffico pedonale in più nei negozi con Realtà Aumentata.
Ecco tre consigli utili per fruttare meglio la Realtà Aumentata.
1- Non distogliere il consumatore dall’acquisto
Sia la pazienza che l’attenzione del consumatore sono beni preziosi per il Retail. Mai dimenticare di accompagnare il cliente all’acquisto nel minor tempo possibile e senza complicazioni.
Purtroppo, nell’entusiasmo dell’adozione della Realtà Aumentata, alcuni Retailer dimenticano l’importanza della semplificazione e della velocità, e, al contrario di quanto dovrebbero fare, aumentano i passaggi che il consumatore deve effettuare prima di perfezionare l’acquisto.
Soprattutto online, è bene ricordare che il consumatore non dovrebbe aver bisogno di più di tre step per acquistare il bene scelto. Nella peggiore delle ipotesi, i passaggi non devono essere più di cinque.
Al contrario, capita che alcuni siti spostino l’attenzione del consumatore verso il sito fornitore di Realtà Aumentata, allontanandoli addirittura al proprio e-commerce, con una evidente disincentivazione all’acquisto.
2- Lavorare sul lungo periodo
L’esperienza della Realtà Aumentata non deve essere fine a se stessa e vista come la novità del momento. Approcciare questa innovativa modalità di vendita in questo modo rischia di rivelarsi controproducente.
Innanzitutto, il tentativo di proporre velocemente il servizio per non essere anticipati dagli altri rende meno attenti ai dettagli e meno efficaci nel progetto e nella strategia.
Così, si porta sul mercato un servizio non perfetto, di breve durata e intensità, che può presto venir superato da un competitor che, pur presentandolo per secondo, ha dedicato maggior cura e attenzione al progetto.
Infine, la novità, se non ben integrata con la filosofia aziendale nel suo tessuto organico, smette ben presto di essere interessante.
Le possibilità permesse dalla Realtà Aumentata devono al contrario essere inserite in un progetto sul lungo periodo, in grado di evolversi, arricchirsi e modificarsi, tenendo sempre alta l’attenzione e l’offerta del servizio.
3- Dare valore all’esperienza in negozio
Sono tre i motivi principali che allontano il consumatore dal negozio fisico prima di aver concluso l’acquisto:
- prodotto terminato (per taglia, per colore, ecc.);
- personale poco disponibile e poco capace di aiutare e consigliare;
- attesa eccessiva.
A tutti questi motivi è possibile porre rimedio con l’adozione di una buona strategia basata sulla Realtà Aumentata in store.
Il Retail potrebbe dotare il personale di tablet sempre connessi con un catalogo generale sul quale reperire velocemente tutti i prodotti sold out nel negozio fisico. Mostrarli al cliente tramite la Realtà Aumentata e offrire contestualmente la possibilità di una prenotazione veloce risolve in modo efficace il problema delle scorte insufficienti.
Per rendere più autonomo il cliente, senza che debba attendere a lungo il personale o lamentarsi del loro servizio, è possibile creare delle “ancore” nel negozio, tramite ad esempio QR Code, che lo indirizzino verso la scelta del prodotto giusto con l’ausilio della Realtà Aumentata.
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